I catasti dell’Archivio di Stato sono composti dai registri provenienti dal deposito del Comune, dai versamenti dell’Ufficio Tecnico Erariale (U.T.E.) e dell’Ufficio delle imposte dirette.
Gli elenchi che descrivono i catasti provenienti dal Fondo del Comune includono il Catasto Bergamino o di Carlo V, i quinternetti del 1614, registri e sommarioni sette-ottocenteschi comprendenti il Catasto teresiano.
Attraverso l’U.T.E. sono invece pervenuti registri risalenti al XIX secolo, mentre la serie proveniente dall’Ufficio delle imposte dirette risale agli anni ’30 - ’50 del XX sec.
L'inventario degli estimi e dei catasti è raggiungibile al seguente link.
Per quanto riguarda la proprietà immobiliare urbana resta di notevole importanza il Catastrino dei beni di seconda stazione, realizzato nel 1802 per sottoporre a tassazione i possidenti di beni collocati all'interno delle mura cittadine. Il documento, di provenienza comunale, è stato schedato e messo in relazione alla mappa catastale della Città e corpi santi di Novara del 1723.
In questo link è possibile visualizzare la schedatura con la mappa.