La sede dell’Istituto, in via dell’Archivio n. 2, occupa una porzione dell’antico monastero di S. Maria Maddalena, che nel XVII secolo aveva acquisito tutto l’isolato compreso tra le attuali via Silvio Pellico (est) corso Cavallotti (sud) via Mario Greppi (nord) via dell’Archivio (ovest). Nel 1799 il monastero fu soppresso e nel 1804 cominciò la fase di frazionamento del convento, che comportò l’utilizzo di gran parte dei fabbricati per il Liceo Classico istituito da Napoleone Bonaparte. Nei restanti locali fu insediato l’Archivio Notarile, alla cui ristrutturazione lavorò l’ing. Luigi Orelli, uno dei più attivi professionisti del tempo, che progettò e fece realizzare la grandiosa scaffalatura in legno di noce a tre ordini (2340 metri utili - 117 sezioni) addossata alle pareti della ex chiesa di S. Maria Maddalena annessa al convento. Nel 1823 il fabbricato fu acquistato dal Comune di Novara, che nel 1851 affidò all’ing. Antonio Busser il rifacimento della facciata, sul cui archivolto fu collocato l’altorilievo raffigurante il Genio della Conservazione, opera dello scultore Giuseppe Ardenti.
Nel 1972 l’Archivio di Stato si insediò in questi locali dopo alcuni lavori di adattamento; nel 1987 la sede fu ampliata con l’acquisizione di spazi contigui nella settecentesca Casa Andreoni e nel 1997 venne assegnato all’Archivio di Stato un fabbricato demaniale adiacente ai locali di via dell’Archivio; due anni dopo sono iniziati i lavori di adeguamento funzionale e strutturale di tutta la sede dell’Istituto, che si sono conclusi con l’inaugurazione del 31 maggio 2007. Sono quindi stati realizzati nuovi depositi interrati, su due piani, forniti di tutte le misure necessarie alla conservazione del patrimonio e alla sicurezza del personale.
Attualmente la sede dell’Istituto è dotata di locali e impianti adeguati ai compiti istituzionali ed è in grado di proporre all’utenza e agli Istituti scolastici un’offerta di qualità.